La gatta Hope è stata buttata in un bidone della spazzatura in Sicilia. La povera gattina era circondata da rifiuti di ogni genere. Hope era appena nata e tutti i suoi fratelli erano morti. La prima persona che si è presa cura della gattina è una volontaria di Agrigento che l’ha salvata e accolta nella sua casa. Dopo un po’ di tempo la donna ha portato Hope in una clinica veterinaria del posto.
Appena i veterinari hanno visitato la micetta, hanno scoperto che soffriva di un virus chiamato “calicivirus felino”. Questo virus colpisce gli occhi e si manifesta provocando congiuntivite e ulcere corneali. All’inizio, i veterinari hanno prescritto a Hope degli antibiotici ma l’infezione ha peggiorato e le ha causato problemi neurologici. La gattina non riusciva più a vedere bene e i veterinari hanno dovuto toglierle gli occhi.
Inizialmente la gattina non ha avuto una vita felice, ma il significato del suo nome la rispecchia appieno. Hope non si è mai scoraggiata e non ha mai perso la speranza. Per merito di una volontaria torinese di nome Edda Angela, collaboratrice di Giusina, un’altra volontaria residente a Roma, Hope ha viaggiato dalla Sicilia a Torino per cambiare vita. La gattina ha viaggiato dal Sud al Nord dell’Italia per conoscere la sua nuova famiglia, in cui viveva già un altro gatto.
La gatta Hope ha finalmente trovato una casa e una famiglia che non le fa mancare nulla. La micetta è circondata dall’amore che merita e va d’accordo con l’altro gatto della famiglia. I gatti sono animali molto intelligenti e la perdita della vista ha portato Hope a stimolare gli altri sensi. La gatta è molto felice nonostante la sua disabilità ed è un esempio per tutti gli uomini che si trovano nella sua stessa situazione.
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