uno scimpanzè felice

La magica reazione di uno scimpanzé la prima volta che vede il cielo

La storia di quetso scimpanzé è davvero dibattuta e, fidatevi se vi dico che è un tema caldo ancora per molti e, per altri, un vero e proprio taboo. Ma, premetto il fatto che io non sono qui per giudicare e preferisco riportare la storia per come è nel tempo trascorso e, conseguentemente, trarre le conclusioni e sentire le vostre opninioni. Perciò, ora siamo qui amici miei carissimi, per leggere del meraviglioso momento in cui uno scimpanzé dolcissimo ha visto per la prima volta il cielo azzurro. E d è stato un momento del tutto emozionante e commovente. Andiamo a vederlo insieme immaginandolo grazie a queste brevi righe e osservandolo dal video che vi lascerò in fondo.

Uno scimpanzé felice

Questo scimpanzé bellissimo si trova ora in un santuario in Florida. La sua storia è molto triste e allo stesso tempo controversa proprio perché è vissuto per ben 28 anni della sua vita chiuso in un laboratorio. Tutto ciò che conosceva erano i ricercatori, le mura del luogo in cui era cresciuto. Ma non aveva ancora sperimentato cosa significasse vivere davvero.

Insomma, ci sono tutti i presupposti per andare a prendere dei fazzoletti per asciugare le nostre lacrime, non credete? Ad ogni modo, il momento della sua liberazione in santuario era finalmente arrivato e nessuno stava nella pelle. Tutti volevano sapere come questa creatura meravigliosa avrebbe reagito a tanta gioia.

due scimpanzé che si abbracciano

Lei, che si chiama Vainilla, non aveva mai toccato terra con i suoi piedi. Ne sentito il fruscìo del ventro tra la testa e le spalle e, soprattutto, non aveva mai visto il cielo azzurro. E, quando finalmente l’associazione Save the Chimps la prese e la fece uscire. L’emozione fu talmente forte da essere addirittura condivisa con chi aveva intorno.

Questa scena è molto forte e ci deve far riflettere su ciò che l’uomo sta facendo al mondo. Questa che noi chiamiamo Terra è anche la nostra casa, cerchiamo di trattare bene i suoi abitati. Non credete?