La storia che vi stiamo per raccontare vede come protagonisti una cucciola di 12 anni, Tilly, e la sua padrona, Elizabeth Dellapietro. Purtroppo la cagnolina venne attaccata all’interno della sua abitazione da un procione affetto da rabbia. La vicenda accadde una mattina come tante. Infatti, come ogni giorno, la donna fece uscire nel cortile la sua cagnolina per esplorare il giardino.
Ad un tratto, non appena rientrò in casa, iniziò a sentire la sua Tilly abbaiare terrorizzata come se qualcosa le stesse facendo del male. Elizabeth non esitò un solo istante ed intervenne immediatamente.
Si trattava di un procione rabbioso che si era scagliato contro la povera Trilly, un chihuahua di appena 4,5 kg. L’animale non mollava la presa nonostante la padrona cercava di strapparlo all’attacco con un innaffiatoio.
Quando tutto era finito Elizabeth prese la sua cucciola e la portò subito al veterinario. La dottoressa, Linda Morrone, aveva spiegato alla padrona del cane che si trattava del terzo episodio nel giro di due settimane e che quindi in quella zona esisteva, secondo lei, un serio problema che andava gestito. Elizabeth aveva raccontato:
Quando ho sentito il mio cane urlare di dolore, sono corsa fuori e ho preso un annaffiatoio di metallo e l’ho battuto sulla schiena del procione affinchè mollasse la presa.
Al suo racconto la dottoressa aggiunse la spiegazione di ciò che secondo lei stava accadendo:
La rabbia è una malattia molto grave. Siamo così preoccupati per COVID che stiamo trascurando un problema molto diffuso. Le persone devono aggiornare i vaccini dei loro animali domestici contro la rabbia, ed esserne estremamente consapevoli.
Fortunatamente la donna aveva strappato Trilly dalle fauci del procione che era probabilmente affetto dalla rabbia. La cucciola aveva però riportato delle ferite e in ogni caso era stata morsa dall’animale. Elizabeth dovette sottoporre la sua cagnolina ad un vaccino contro la rabbia come misura precauzionale.
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