Sono le piccole cose che possono cambiare la vita a qualcuno. Questa è la storia di un Pitbull Jughead in pericolo di vita.questo cane purtroppo aveva la testa incastrata in un recipiente di plastica e purtroppo abbandonato a se stesso rimase in quello stato per circa sette o nove giorni
Purtroppo questo cagnolino randagio ha fatto in modo che la sua testa si incastrasse all’interno di un contenitore di plastica. Essendo però, un cane randagio, è rimasto con la testa per diversi giorni all’interno di questo contenitore, fino a quando è stato aiutato.
Questo cagnolino è stato salvato da due ragazze che, non riuscendo ad estrarre la sua testa dal contenitore hanno chiamato in supporto il marito di una delle due. Grazie al supporto del marito, questo cagnolino è stato salvato. Finalmente dopo tante ore è tornato a mangiare bere e finalmente a respirare.il cagnolino è stato adottato da colui che lo ha salvato con l’intento di dargli una casa per la vita. Chi se lo sarebbe mai aspettato, che da un incidente del genere sarebbe riuscito a trovare una famiglia?
Pitbull Jughead ritrova la felicità
È molto bello vedere come il cagnolone si sia ambientato in casa. Ma nonostante tutto però, il passato continuava ad essere presente nella vita del Pitbull. I primi giorni in cui era nella nuova casa soffriva di una forte sindrome di abbandono. Aveva paura di essere di nuovo abbandonato e di rivivere tutto ciò che aveva vissuto precedentemente.
Inizialmente quando i suoi proprietari andavano a lavorare il cane distruggeva tutto quello che gli capitava tra i denti per non essere lasciato solo. Adesso con il passare del tempo il Pitbull Jughead ha acquistato una piacevole normalità e non fa più capricci quando viene lasciato da solo. Grazie all’amore di questa famiglia questo cagnolone è riuscito a trovare la serenità che tanto desiderava. Il cane ancora adesso hai il vizio di infilare la testa ovunque, ma a differenza di prima ora è al sicuro, qualcuno può sempre salvarlo. Non gli succederà mai più niente di grave e starà tranquillo.