Cristiano VizzoQuesta è una storia di rivincita, di riscatto e di sorpresa. Raramente nel mondo ci si imbatte in casi così particolari, ma sono proprio storie come questa a dare l’ispirazione per migliorare in tutto e per tutti. Scopriamola insieme.
Gus era un cane senzatetto che si nascondeva in un edificio abbandonato. Quando si metteva alla ricerca di acqua e cibo, poteva capitare di imbattersi in lui, e di certo non passava inosservato.
La sua particolarità era di avere un gonfiore al collo dalle dimensioni spaventose, al punto da costringerlo a camminare sempre con la testa china verso il basso. La sua espressione era sofferente, così come il resto del suo aspetto.
Era così spaventato da non permettere a nessuno di avvicinarsi, infatti per prelevarlo gli operatori di salvataggio gli hanno dovuto tendere una piccola trappola.
Fortunatamente l’operazione è riuscita, ed è stato portato in ospedale. Lì, la situazione è apparsa anche più grave di quanto già non sembrasse. Prima di tutto, il cane era solo un cucciolo: aveva appena 10 mesi ma nessuna speranza nella vita.
Si è scoperto che qualcuno gli aveva stretto forte attorno al collo un laccio di scarpe quando era piccolo. Siccome non gli è mai stato tolto, il cane ha continuato a crescere con il laccio addosso, il quale ha inevitabilmente finito per tagliargli le carni durante la crescita.
Come se non bastasse, è venuto fuori che era anche stato investito da una macchina che gli ha danneggiato il bacino, e nelle sue zampe sono stati trovate 26 schegge di proiettile.
Ma è sopravvissuto. Ha lottato ed era ancora qui, sofferente ma presente. Sebbene la sua voglia di vivere sembrava esser finita, man mano che le cure sono andate avanti ha recuperato le forze ed è diventato sempre più collaborativo. Non voleva mollare.
La rivincita di Gus: dalla morte certa all’ispirazione per il mondo
Dopo essere stato più di 1 mese in ospedale, il gonfiore al collo ha iniziato a diminuire, e le energie e il suo carattere sono venuti fuori: era un cucciolone molto giocherellone, che si trattasse di altri cani o di essere umani.
Infine, quella che è la sua padrona attuale (e che ci racconta la sua storia nel video che vi mostreremo) ha deciso di adottarlo e portarlo a casa con sé. Commoventi sono le riprese di lui che gioca con i suoi nuovi giocattoli e salta e corre felice.
I cani non pensano al passato, vivono il presente.
Ha dichiarato la donna. Potrebbe essere questo il modo grazie al quale Gus non ha mollato la presa.
Oggi la storia di questo incredibile cane ha avuto conseguenze enormi sul mondo: numerosi cortei e movimenti sono nati in suo onore. L’hastag “IAMGUS” (“Io sono Gus”) è stato un punto di riferimento per la lotta contro la violenza sugli animali.
Gus e la sua padrona, inoltre, sono diventati delle vere star. Il nostro amico a 4 zampe ha addirittura vinto il “dog hero award”, un premio per cani eroi.
Di storie così non ce ne sono molte, anzi, questa è probabilmente unica nel suo genere. Speriamo possa esservi servita da ispirazione e che vi abbia emozionato come ha emozionato noi quando l’abbiamo sentita per la prima volta.
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Anna La Riccia
