Non è particolarmente raro che quando un animale stia soffrendo molto i padroni decidano di ricorrere all’eutanasia. Oggi vi racconteremo la storia di un gatto in estrema difficoltà, la cui vita dipende da una scelta importante nelle mani di un veterinario.
Letteralmente traducibile con “buona morte“, l’eutanasia a volte sembra essere l’unica soluzione per smettere di far soffrire un animale e concedergli di lasciarci senza dolore. Prendere decisioni sulla vita degli altri è dura e a volte i colpi di scena sono dietro l’angolo.
Che sia giusto o meno decidere cosa fare della vita di un altro essere vivente è da sempre una questione difficile da affrontare. Oggi vogliamo limitarci a raccontarvi una storia emozionante che ha per protagonista un adorabile gattino.
Questo sfortunato animale si chiama Pippin. Purtroppo per lui è nato con una malattia genetica chiamata ipoplasia radiale. Si tratta di una malformazione che causa la torsione verso l’interno di entrambe le zampe anteriori. Un problema che gli avrebbe impedito di camminare e muoversi come un qualsiasi altro gatto.
Una vita senza poter camminare è una vita molto dura. Probabilmente finché non si prova una cosa del genere sulla propria pelle resta una condizione difficile da comprendere a fondo, ma certamente è possibile empatizzare.
Quando i veterinari hanno diagnosticato questa malattia a Pippin, la tristezza è scesa nei loro cuori. La prospettiva di un’intera vita vissuta nel dolore e nel sacrificio li aveva portati a considerare, appunto, l’opzione dell’eutanasia.
Uno dei veterinari, però, non era d’accordo. Il suo nome era Kyle, e aveva infine deciso di portare il gatto a casa sua a vivere con lui pur di non vederlo morire.
L’uomo era convinto che il gatto meritasse una vita di amore come tutti, e così è stato. Portatolo a casa l’ha amato ogni giorno della sua esistenza, donandogli giorni fatti di affetto e coccole.
Oggi Pippin è un gatto che ama la sua vita: l’amore è in grado di superare qualsiasi ostacolo la vita ti pone davanti e questa storia ne è il perfetto esempio.
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