Aveva appena cinque settimane di vita e già la gattina portava con sé i segni della solitudine. Senza nessuno che fosse disposto a prendersi cura di lei, né la mamma o dei fratellini, era finita in un rifugio di animali randagi. Presso la struttura, situata a Melbourne, in Australia, faticò ad ambientarsi. Senza una figura di riferimento faticava a sviluppare la sua vera personalità e a tirarla fuori. Poi un incontro le cambiò letteralmente la vita.
L’incontro tra la gattina e la sua anziana mamma adottiva ha cambiato la vita di entrambe
Un giorno Amber, una signora anziana amante dei mici, fece visita al centro e, non appena vi pose lo sguardo, ne rimase folgorata. Il felino era visibilmente denutrito e di giorno in giorno la situazione precipitava. Sotto quella pelliccia c’erano solo pelle e ossa. Farle mangiare qualcosa, ma proprio qualunque cosa, era impossibile. Lei si rifiutava espressamente. In quel contesto era un pesce fuor d’acqua e trovarle una sistemazione definitiva al più presto appariva come l’unica soluzione.
Messa al corrente della sua situazione, Amber decise di prenderla in affido. Un nuovo tenero amico baffuto le avrebbe fatto di certo bene, insieme agli altri suoi simili. Ribattezzata Sprout, nel giro di poco riuscì, finalmente, ad ambientarsi, sotto la vigile sorveglianza della mamma umana. Si sentiva libera di essere sé stessa e in questo contesto favorevole acquisì fiducia in sé stessa. Imparò presto a usare la lettiera e strinse un legame di amicizia fraterna con i gattini precedentemente presi dalla donna in affido.
Il clima creato era ottimale e presto la vera personalità di Sprout venne a galla. Giocherellona e bichirina, oggi le piace correre, ma anche concedersi tante belle coccole. La sera raggiunge Amber sul letto, le fa le fusa e si rannicchia soavemente. Inoltre, ama miagolare: se all’inizio emetteva a malapena un sibilo, adesso “ruggisce” quasi come un tigre!
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