Quando un eroe muore, si lascia alle spalle un vuoto immenso, enorme. Un vuoto che può essere colmato solo dal ricordo del suo operato. Come nel caso di questo devoto cane da salvataggio, che nel corso della sua breve ma intensa vita, è riuscito a fregiarsi di aver portato in salvo centinaia di vite in occasioni drammatiche e devastanti.
Il suo nome era Nalah e sì, era una femminuccia. Era una Golden Retriever, ed è riuscita a guadagnarsi non solo l’amore, ma anche il rispetto e la stima da parte di tutti coloro che l’hanno conosciuta. Nalah era un’eroina, un vero e proprio pilastro della comunità dove operava. E quando si è addormentata per sempre, tutti l’hanno pianta.
Nalah era un devoto cane da salvataggio. È stata addestrata prima dalla sua famiglia e poi da una squadra della protezione civile. Ha svolto lavori di soccorso per anni e anni, senza tregua, senza tirarsi mai indietro e, ogni tanto, facendo persino preoccupare chi lavorava con lei. Sì, perché era anche fin troppo coraggiosa.
La sua migliore amica, Helena, però, ha voluto salutare Nalah con un messaggio strappalacrime, che dice, forse, qualcosa di vero:
Ciao Nalah. Mi hai guidata tantissime volte e ora è toccato a me guidarti nel tuo ultimo viaggio, quello per raggiungere il Ponte dell’Arcobaleno. Non ti dico addio, però: tu sei bravissima e so che continuerai il tuo lavoro sul Ponte, accogliendo le anime dei cagnolini meno fortunati di te.
E in effetti, l’anima di Nalah è così bella e altruista che non ci stupirebbe scoprire, un giorno, che non ha voluto abbandonare il suo ruolo da devoto cane da salvataggio nemmeno sul ponte.
Il messaggio d’addio per Nalah è stato davvero straziante, ma la sua storia è qualcosa da raccontare. Perché ci ricorda quanto possono dare i nostri amici animali, senza chiedere niente in cambio. Senza voler altro che una carezza e un briciolo d’amore.
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