Questa è la storia di Andrea Cisternino, un uomo italiano stabilitosi in Ucraina per combattere il fenomeno dei “cacciatori di cani” randagi. Questi poveri animali infatti erano spesso catturati e uccisi da persone senza cuore.
A sostegno di questa sua battaglia l’italiano crea, nel 2012, in Ucraina, un rifugio per animali. L’alloggio si trova a 45 km da Kiev, ospita 400 animali salvati dalla strada e dalla morte e si sviluppa su un terreno di 20.000 mq. Al suo interno c’è una suddivisione in diverse aree. Infatti, abbiamo un’area per cani e gatti, una per il pascolo di mucche e cavalli, una per stalle, un pollaio, i magazzini, i fienili e le cucine.
A tutto ciò si aggiunge l’ambulatorio veterinario in cui gli animali sono visitati e curati in caso di problemi di salute. Si tratta di un progetto nato in seguito alla sua decisione di cambiare vita e dedicarsi alla lotta per i diritti degli animali.
Il 24 febbraio 2022 Andrea Cisternino annuncia sui social un bombardamento nei pressi del rifugio intorno alle 5:00 del mattino. Nonostante la situazione di pericolo in cui si trova, l’uomo è fermo e non abbandona i suoi amati animali per nessun motivo al mondo. Se decidesse di andarsene qualcuno potrebbe occupare il suo rifugio e lui perderebbe tutto ciò che ha creato e costruito in questi anni.
L’italiano, in seguito all’attacco dell’aviazione russa, dice di essersi rifornito temporaneamente di cibo e carburante, beni che attualmente scarseggiano e che tutti vogliono accaparrarsi. Egli aggiunge che preferirebbe morire nei bombardamenti piuttosto che abbandonare gli animali che ha in affidamento. Molte persone che hanno letto su internet della storia di Andrea hanno fatto delle donazioni in suo favore per aiutarlo a sostenere la causa in maniera concreta. L’italiano ringrazia queste persone che hanno preso a cuore la sua situazione che sta affrontando in questo periodo molto difficile.
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