Cristiano VizzoChi l’ha detto che servono montagne di soldi o grandi progetti di conservazione per fare la differenza? A volte basta semplicemente armarsi di pazienza e aprire il ripostiglio per salvare la vita di un uccellino, e questa esperienza ne è la prova!
Lo staff del California Wildlife Center si è cimentato nella sfida di aiutare un piccolo uccellino che a causa di un problema alle zampe non poteva appollaiarsi sui rami.
Il metodo per aiutare l’uccellino
Il centro faunistico ha realizzato delle “racchette da neve”, utilizzando del semplice ma efficace cartone e del comunissimo nastro adesivo. I soccorritori hanno così cercato di raddrizzare la posizione delle zampe in modo che assumessero la postura corretta.
Abbiamo usato pezzi di cartone per tenere le dita delle zampe nella loro posizione corretta. Di solito ci vogliono una o due settimane con queste racchette prima che le loro zampe tornino alla normalità
ha affermato il personale del California Wildlife Center.
Prima dell’invenzione, il piccolo usignolo era obbligato a stare in piedi sulla punta delle zampe, e ciò oltre ad esser scomodo era anche doloroso. A volte basta un pizzico di ingegno per alleviare una situazione difficile di qualcuno. Questo tipo di iniziative, tanto semplici quanto straordinariamente utili, va certamente applaudito.
Il veterinario Duane Tom si ritiene molto soddisfatto dei risultati ottenuti. Le immagini raccolte dai professionisti ci permettono di vedere l’uccellino a suo agio con le sue nuove scarpe e sicuramente meno dolorante.
L’unico problema con questo tipo di calzatura è che non permette all’uccello di aggrapparsi ai rami. Fortunatamente, però, l’uso di queste scarpe resta temporaneo, poiché dopo pochi giorni le zampe dell’uccellino hanno preso la loro forma naturale, e l’esemplare è libero di poter essere rilasciato in natura, nella sua nuova casa che è il mondo e l’intero cielo.
Questo ci mostra che con un po’ di delicatezza e molta empatia possiamo migliorare la vita degli animali selvatici bisognosi, ma non dobbiamo dimenticarci che il primo e fondamentale passo è quello di affidarsi ad esperti e/o organi referenziati. Grazie a tutti questi esseri umani che si impegnano ogni giorno per dare una possibilità a migliaia di animali!
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Anna La Riccia
