Mamma gatta ruba il nido di un uccello e lo usa per crescerci i suoi cuccioli

Anche in natura, come per la nostra società, esistono i furbetti! In questo articolo vi racconteremo la storia di una gatta molto scaltra che ha ben pensato di appropriarsi del nido di un uccello e renderlo la sua casa.

Gli animali sono molto intelligenti, più di quanto possiate immaginare. Possiamo infatti dire che durante tutta la loro vita essi siano in grado di prendere quasi sempre la decisione migliore in termini di costi e benefici energetici. In altre parole, sanno dosare bene le proprie energie in modo da stancarsi il meno possibile e ottenere il massimo del vantaggio.

La protagonista della nostra storia è una gatta, e sta per vivere forse la sfida più ardua della sua vita: essere madre. Provate a pensare a quante energie e tempo servono per: trovare un partner adatto, riprodursi, crescere i piccoli in grembo e infine accudirli.

Le ultime cose che lei vorrebbe sono quelle di trovarsi a corto di energie, cibo, o perdere tempo. Ecco il motivo per il quale deve, con ingegno, sfruttare al massimo tutto ciò che l’ambiente ha da offrirle.

É proprio questo il motivo per il quale Henry McGaule, proprietario di un negozio di animali a Louth (in Irlanda), si è imbattuto in una situazione molto speciale.

Un giorno ha sentito degli strani rumori provenire da un albero nel suo giardino, quindi è andato ad indagare. Spostando alcuni rami, ha scoperto con sorpresa che c’era un’intera famiglia di gatti nel nido di un uccello!

Proprio perché crescere dei piccoli è impegnativo, è necessario anche tenerli al sicuro dalle intemperie e dai predatori. Il tutto, come abbiamo già spiegato, cercando di utilizzare meno energie possibile.

La furba mamma gatto ha dunque ben pensato di utilizzare il nido di un uccello come casa, probabilmente senza nemmeno pagarne l’affitto! Così facendo ha certamente risparmiato energie e tempo, risorse che potrà maggiormente dedicare ai suoi cuccioli, in modo che crescano più forti.

Questa storia ci ha mostrato quanto in natura ben poco sia affidato al caso, e quanto gli animali sappiano essere creativi e astuti.