Pensate di essere in casa vostra, mentre con calma e tranquillità ritirate il bucato. Siete intenti a prendere le lenzuola, poi le maglie e poi le coperte varie che non vedevate l’ora si asciugassero. Poi squilla il telefono, entrate in casa, rispondete state qualche minuto a parlare e poi riagganciate. Una volta tornate al vostro bucato notate che la biancheria, nella cesta, si muove. A questo punto, cosa fate? Io, personalmente, avrei urlato dallo spavento ma la donna coraggiosa, protagonista di questa storia ha fatto ben altro.
Infatti, lei si avvicina alle sue coperte e comincia a cercare la fonte di quei movimenti. Ed eccola qui, un Vombato in tutto il suo splendore che stava proprio all’interno della coperta appena ritirata. “Stava stretta come un insetto in quella coperta blu e non si arrendeva“, dice lei stessa.
Così, ha la brillante idea di chiamare Yolandi Vermaak, presidente e fondatrice di Wombat Rescue, in modo tale che potesse aiutarla. Ma quando arrivò, del Vomabato non vi era più traccia, se ne era andato via.
Quando, qualche giorno dopo, la donna vide di nuovo movimento sul suo balcone, sapeva che era la dolce creatura dagli occhi scuri. Chiamò di nuovo Yolandi, che questa volta non perse tempo e insieme alla ragazza riuscono ad acciuffare il Vombato.
Yolandi stessa, dopo il salvataggio del piccolo Vombato, scrisse un post su Facebook per raccontare l’accaduto. Seguito da tanto di video che vi posto tra queste righe. Ma, amici miei, il, motivo per il quale il Vombato era lì è molto triste.
Infatti, furono dei giorni di piogge torrenziale che gli allagarono la tana. Così, le due donne si accordarono e Yolandi chiese alla proprietaria di casa di tenere il Vombato finché non avesse di nuovo la sua casa.
“Questa donna è andata oltre”, ha raccontato Vermaak. “Ha aggiunto un vecchio materasso e ha preso una coperta e l’ha appesa a delle mollette sopra il materasso per formare una piccola grotta… per dare al vombato un po’ di sicurezza. Al vombato è piaciuto molto e ha dormito sotto il materasso per alcuni giorni”.
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