L’inquinamento è ormai talmente sviluppato che è diventata una delle principali cause di morte degli animali selvatici. Al giorno d’oggi si sente sempre parlare della contaminazione dei mari, di tartarughe, delfini e tanti altri animali marini che restano incastrati nei rifiuti. Questi sono immessi nel mare dall’uomo, non inquinando solo l’ambiente ma danneggiando anche la salute degli animali, provocando a volte danni mortali. Purtroppo a causa della maleducazione umana sono gli animali a rimetterci la pelle. Per fortuna, quest’orso è riuscito a salvarsi, grazie ad alcune persone che lo hanno aiutato ad uscire la testa dalla bottiglia di plastica in cui era incastrata.
Una famiglia libera un orso che aveva la testa intrappolata in una bottiglia di plastica
Un giorno una famiglia di Wisconsin s’imbatte in un’avventura insolita. Brian, Tricia e Bradley Hurt, fanno una gita presso il lago di Marshmiller, appena a nord di Eau Claire. Durante la loro visita al laghetto, si avvicinano alle acque perché notano qualcosa di anomalo che si muoveva al suo interno. Quando giungono alla riva, riescono ad identificare cosa fosse. Era un cucciolo di orso nero che riusciva a nuotare nonostante la sua testa fosse rimasta incastrata in una bottiglia di plastica.
Subito la famiglia si organizza per aiutare il povero mammifero. Brady va a prendere la barca per raggiungere l’orsetto, accompagnato da Brian che dopo aver raggiunto l’animale, inizia a tirare, cercando di sfilare il rifiuto dalla testa del cucciolo. Nel frattempo Tricia riprende la scena e pubblica il video su Facebook.
Il primo tentativo non è riuscito, ma la famiglia non si arrende e riprovano di nuovo, fino a quando finalmente l’orso è salvo. Successivamente il padre di famiglia chiama il Dipartimento delle risorse naturali del Wisconsin per affidarlo a loro, in modo che possano prendersene cura.
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