Che ne sarebbe di noi senza il nostro cagnolino? Con la sua simpatia e purezza d’animo ci mette di buonumore in ogni circostanza, anche di prima mattina, quando dobbiamo andare al lavoro.
L’idea di tornare in ufficio ci pesa, ma, ancor di più, ci dispiace salutare il “bambino peloso”. Che, mentre noi saremo via, si lascerà magari andare a qualche “pianto disperato”, avvertendo fortemente la nostra mancanza. Una situazione del genere è assolutamente comune: dimostra che ci porta nel cuore e mai ci abbandonerebbe.
Cagnolino crolla a terra: desidera farla finita
Se fa parte della specie definita la “migliore amica dell’uomo” un motivo ci sarà. A onor del vero, ce ne sono diverse di ottime ragioni dietro il forte senso di attaccamento. Oltre che a essere di una fedeltà esemplare, capisce tantissimo, a tal punto da farci esclamare spesso e volentieri “gli manca solo la parola!”.
Al piccolino della nostra storia non è, però, andata bene al primo colpo. Abbandonato nel mezzo di una foresta, lontano dagli occhi di tutti, il micio sembrava essersi ormai arreso alle avversità. Non credeva più nelle sue possibilità di sopravvivere; perciò, si sdraiò in attesa che venisse il proprio turno. Sentiva di essere stato ormai battuto dal destino, ma per fortuna non fu così. Difatti, forse il destino stesso volle che di lì passasse un uomo di buon cuore.
Quando lo vide gli corse incontro e lo portò dritto a una clinica veterinaria di un rifugio per trovatelli. I medici gli diagnosticarono diverse infezioni, dettate forse da una brutta ferita.
Sebbene le condizioni di partenza fossero piuttosto serie, riuscirono a curarlo completamente. E proprio allora una famiglia contattò il centro, interessata a prenderlo in affido: da lì in avanti il cagnolino avrebbe avuto qualcuno disposto a provvedere ai suoi bisogni.
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