Oggi vi racconterò una storia che mi ha davvero spezzato il cuore e che mi ha fatto pensare a quanto, a volte, le persone possano essere crudeli con i loro stessi migliori amici a quattro zampe. Il protagonista di queste brevi righe ne sa assolutamente qualcosa. Infatti, lui è un cane dolcissimo che nella vita non ha fatto altro che fidarsi della sua famiglia adottiva, giorno dopo giorno. Fin quando loro decisero di pugnalarlo alle spalle, non solo abbandonandolo ma facendo anche una richiesta per la sua eutanasia al veterinario. Quando, quest’ultimo, chiese le motivazioni di tale domanda, facendo sì che scrivessero tutti i dati in un foglio, rimaste sconvolto dalla risposta che ebbe indietro. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Il piccolo pelosetto che potete vedere in foto è un cagnolino dolcissimo di razza Barboncino Toy. Lui si chiama Figgy ed ha vissuto, pensate, 18 anni della sua vita insieme alla sua famiglia adottiva. E, amici miei, pensava davvero che quest’ultima non lo avrebbe mai abbandonato. Ma, aimé, non fu affatto così.
Infatti, loro stessi portarono Figgy dal veterinario, richiedendo che fosse effettuata su di lui l’eutanasia. Quando compilarono la scheda con tutti i dati del cagnolino, riguardo la motivazione di tale gesto, scrissero qualcosa che sconvolse tutti. Ovvero, “è stupido”.
Avete capito benissimo, queste furono le uniche parole che dissero quando gli si chiese il motivo di tale abbandono. Un affronto a tutto il mondo canino che giorno dopo giorno ci supporta ed è fedele alla nostra persona. Mai e poi mai avrei pensato che ci fosse qualcuno al mondo capace di tale cattiveria.
Fortunatamente i veterinari della clinica rifiutarono tale richiesta. Lo presero in custodia, pur sapendo che un cagnolino anziano, cieco e sdentato avrebbe fatto difficoltà a trovare una nuova famiglia. Ma, contro ogni aspettativa il pelosetto ci riuscì ed iniziò presto la migliore delle conoscenze.
Il rifugio che lo prese in carico, il Muttville Senior Dog Rescue, trovò due donne dolcissime pronte ad accoglierlo in casa. E che fai, rifiuti? Ovviamente no!