Laika: il primo cane sullo spazio

Sono trascorsi 66 anni dal lancio di Laika, il primo cane nello spazio

Sono trascorsi 66 anni da quando i sovietici hanno deciso di mandare un cane nello spazio. Si tratta di Laika, una cagnolina randagia recuperata per le strade della città di Mosca. Il cane era destinato a morire poiché non c’era possibilità di ritorno, ma se fosse sopravvissuta, dopo 10 giorni sarebbe stata sacrificata. Tuttavia, non ce ne fu bisogno perché il pelosette resistette poche ore, in quanto, secondo alcuni studi, morì poche ore dopo a causa dello stress e del surriscaldamento.

Laika: il primo cane sullo spazio

66° anniversario per Laika: il primo cane lanciato nello spazio

Nel ricordo del 66° anniversario del coraggioso viaggio di Laika nello spazio, il mondo riflette sul suo eroismo silenzioso e sulle scoperte che ha portato. Era solo un cane randagio di Mosca, ma successivamente Laika divenne il simbolo vivente di un’incredibile impresa umana. La scelta ricadde su di lei perché secondo i russi, i cani randagi erano già abituati a vivere in condizioni estreme, come al freddo ed alla fame. Laika è stata portata all’interno dello Sputnik 2. Questo guscio argentato, alto 4 metri, conteneva la meraviglia della tecnologia dell’epoca e, al centro di tutto, la cagnolina di nome “Kudryavka“. La cagnolina era circondata da trasmettitori, imbracature e sistemi di monitoraggio.

La sua capsula pressurizzata, anche se limitata, offriva una sorta di comfort. Laika poteva sdraiarsi o stare in piedi, circondata da cibo ed acqua, sotto forma di gelatina, mentre un sistema di rigenerazione dell’aria le garantiva l’ossigeno necessario. Tuttavia, non c’era via di ritorno per Laika. Lontano dalla Terra, monitorata dagli elettrodi, i primi segni indicavano il suo stato di agitazione, ma, tuttavia, nonostante lo stress continuava ad alimentarsi.

Qualora il cane fosse sopravvissuto, la morte sarebbe sopraggiunta 10 giorni dopo, ma non ce ne fu bisogno. Laika morì poche ore il lancio, a causa del surriscaldamento e dello stress. Questo tragico epilogo, sebbene doloroso, ha contribuito enormemente alla scienza, fornendo preziosi dati sul comportamento di un essere vivente nello spazio.