Prendersi cura di un cane dovrebbe essere un obbligo da portare avanti fino alla sua morte. Ma cosa succede se a lasciare per primo è il padrone? A quel punto, il piccolo rischia di trascorrere gli ultimi anni nel modo peggiore. Dimenticato da tutto e da tutti, può perdere la voglia di vivere. Oltre a dire addio alla persona per lui più importante, deve, infatti, fare esclusivo affidamento sulle rispettive forze. Il Fido della nostra storia venne recuperato dall’agente Boone, insieme ai volontari dell’associazione Richmond Pet Care and Control, legato a un palo e abbandonato.
Chiunque lo avesse lasciato lì si era quantomeno preoccupato di lasciare nei pressi un cartello, dove raccontava la storia del cane. Aveva dieci anni ed era rimasto senza il papà umano. Nessuno poteva o voleva prendersi cura di lui. Il suo carattere era bellissimo e necessitava soltanto di un’opportunità. Chiunque lo avesse accolto in famiglia si sarebbe ritrovato contento della scelta assunta. Difatti, aveva un cuore bellissimo e bastava giusto dargli un po’ di fiducia.
Salvato lungo le strade della Virginia, senza acqua né cibo, i soccorritori lo portarono via di lì e lo sottoposero alle cure di un veterinario. Purtroppo, aveva perso sia l’udito sia la vista, ma per il resto era in buone condizioni di salute. I problemi fisici lo avevano costretto ad arrangiarsi, a maggior ragione dopo essere rimasto senza un tetto sicuro in cui stare.
Spesso i fedeli amici a quattro zampe con qualche annetto in più sulle spalle faticano ad avere una sistemazione. In tal caso, però, l’adozione fu quasi immediata. Una donna di Fredericksburg riconobbe in lui qualcosa di unico e speciale. Così, una volta accettata la domanda, lo condusse a casa. Qui avrebbe potuto correre liberamente nel grande giardino, in compagnia di un fratellino.