Maria FerrusiLa storia che stiamo per raccontare vede come protagonista una tartaruga marina gigante. Si trattava di un bellissimo esemplare che aveva ingoiato accidentalmente un amo da pesca. Una brutta disavventura la sua che però si risolse nel migliore dei modi.
Tutto accadde a largo di Bob Hall Pier, al North Padre Island, in Texas. Un uomo era intento a pescare in quei luoghi quando improvvisamente si accorse che qualcosa aveva afferrato la sua lenza e che non si trattava di un pesce.
Quando il pescatore andò a verificare capì che non si trattava solo di una sensazione, era una tartaruga marina gigante. L’uomo rimase sconvolto dall’accaduto e non esitò un attimo ad adoperarsi per aiutarla. Contattò il Texas Sealife Center. Gli operatori del centro accolsero subito la richiesta e si recarono sul posto per trarre in salvo l’animale e sottoporlo alle cure necessarie.
La direttrice del reparto riabilitativo del Texas Sealife Center, Amanda Terry, aveva raccontato:
Era in ottime condizioni a parte per aver ingoiato l’amo. Le sue analisi del sangue erano nei limiti normali. Sono state effettuate radiografie per sapere dove si trovasse il gancio e se potevamo rimuoverlo o meno.
Effettivamente i medici si resero conto che si trattava di una situazione decisamente delicata. La radiografia aveva mostrato che la tartaruga aveva ingoiato l’amo e che questo si trovava nel suo esofago. Per quella ragione decisero che l’unica cosa che si potesse fare era sottoporre l’animale ad un intervento chirurgico.
L’operazione era andata bene, il gancio era stato rimosso con successo e senza alcuna complicazione. I medici avevano assistito la tartaruga per tutta la convalescenza. Terry aveva aggiunto al suo racconto:
È stato avviato a un ciclo di antibiotici e ha iniziato a mangiare due giorni dopo essersi ripreso dall’intervento. Da allora sta bene e mangia alla grande.
La tartaruga rimase al centro per circa un mese, il tempo necessario a rimettersi in sesto. Una volta arrivata alla completa guarigione era arrivato per lei il momento di tornare in libertà. Gli operatori del centro erano orgogliosi di aver portato a termine la loro missione nel migliore dei modi. Adesso si mostravano entusiasti di poterla rimettere nel suo habitat naturale.
La tartaruga era stata liberata insieme ad un altro esemplare della stessa specie. I volontari la accompagnarono in spiaggia. Insieme a loro tantissime persone commosse ma felici assistevano alla scena. La tartaruga entrò energicamente in acqua sembrava non aspettare altro.
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Anna La Riccia
