In Canada ogni anno, tra febbraio e marzo, si verifica un evento incredibile. Nella foresta nazionale di Wapusk gli orsi escono per la prima volta dalle loro caverne insieme ai piccoli di appena quattro mesi.
È un fenomeno unico, impossibile da catturare. O quasi!
Sissy Gilardini, una fotografa professionista di fauna selvatica, ha deciso di voler riprendere i primi passi di questi adorabili cuccioli. Nel 2014, Sissy ha trascorso ben 13 giorni nella foresta di Wapusk, Manitoba.
La coraggiosa fotografa ha aspettato oltre 117 ore fuori ad una grotta a -50 gradi per realizzare i suoi incredibili scatti! L’attesa e le assurde condizioni di lavoro non hanno scoraggiato però questa incredibile donna.
Una tra le sue foto ha ottenuto un riconoscimento al livello mondiale e a tal proposito Sissy ha dichiarato: “Durante l’inverno fotografare questi orsi polari può essere molto difficile”.
Non solo per la pazienza e l’attesa infinita ma anche per le condizioni meteorologiche estreme: “A quei livelli di temperatura, la videocamera si ghiaccia, le batterie si esauriscono e anche quando la fotocamera elettronica funziona, non è possibile controllare le impostazioni perché si formano dei piccoli cristalli” ha affermato la fotografa.
Ha anche ammesso che nel momento stesso in cui ha immortalato queste scene ha capito di avere per le mani qualcosa di estremamente raro. “Dallo scatto emerge tutta la cura e l’istinto di protezione della madre, così come l’infinità tenerezza di questi cuccioli di orso; tutti possono percepirla.”
Inoltre la fotografa ha puntualizzato di essere molto onorata del riconoscimento ottenuto ma che la cosa più bella è aver avuto l’opportunità di rappresentare questi animali e le loro condizioni, di sensibilizzare il pubblico sulla questione ambientale e sul riscaldamento globale.
Fin da piccola Sissy è sempre stata affascinata dagli orsi polari e dalla loro organizzazione sociale: “Mi hanno sempre chiesto se non avessi paura, in realtà gli orsi mi trasmettono calma e tranquillità e non ho mai avuto problemi con nessuno di loro.”
Sono orgogliosa di aver realizzato questi scatti magnifici e di far parte dei pochi che hanno avuto la possibilità di assistere personalmente a scene incredibili.
Ha concluso la fotografa.
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