I cani che nascono per strada non hanno una vita facile, ma man mano che crescono imparano a vivere senza l’aiuto dell’uomo. Questo li porta ad essere diffidenti nei confronti dell’essere umano, o per brutte esperienze passate o per mancata conoscenza. Un branco di cani randagi si è riunito nel corso degli anni, fino a diventare una vera e proprio famiglia. Purtroppo la loro vita è troppo breve e dopo un decennio, solo uno di loro resta in vita ed adesso non ha più nessuno. Non poteva continuare a vivere da solo, per strada, aveva bisogno di aiuto, ma non permetteva a nessuno di avvicinarsi. Tuttavia, una donna, dopo 2 settimane di attenzioni, riesce a conquistare la fiducia del cane ed a portarlo a casa.
Una donna lavora due settimane per conquistare la fiducia di un cane randagio
Nell’ Highbridge Park, di Manhattan,vive da anni un branco di cani randagi, ma negli ultimi tempi molti sono morti e solo uno di loro è ancora in vita, Charlie. In tutti questi anni ha vissuto libero con i suoi amici e racimolava cibo grazie agli abitanti che offrivano loro degli avanzi. Ora però, il suo stato di salute era peggiorato, stava arrivando l’inverno ed i volontari non volevano lasciarlo per strada, ma il cane non si lasciava avvicinare da nessuno.
Una donna, di nome Denise Lauffer, si era posta l’obiettivo di riuscire a guadagnare la fiducia di Charlie. Così, un po’ alla volta provò ad avvicinarlo. Il primo passo fu quello di costruirgli una cuccia di cartone, che ha lasciato per strada, nelle zone da lui frequentate. Poi, durante la giornata si recava ripetutamente al parco, chiamandolo con parole dolci e cercando di conquistarlo con il cibo, ma Charlie sembrava non volerne sapere.
Fino a quando, in una notte gelida, il randagio bussa alla sua porta in cerca di aiuto. Più passavano i giorni, più il legame tra i due si rafforzava, ma questo non valeva per gli altri esseri umani, infatti fu difficile farlo visitare da un medico veterinario. Tuttavia, dopo qualche tentativo Denise riuscì a fargli fare una visita completa, dove scoprì che Charlie aveva la malattia di Lyme. Le spese mediche erano alte, ma aprendo una raccolta fondi è riuscita a raccogliere il denaro necessario per curarlo. La donna decise di adottare ufficialmente Charlie. Ora vivono insieme, felici, anche se il cagnolino, avendo sempre vissuto all’aperto, deve ancora abituarsi agli spazi ristretti di un appartamento.
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