Cristiano VizzoLa vita dei cani randagi può essere davvero dura. Non tutti sono in grado di sopravvivere alle mille difficoltà che la vita pone loro davanti, quali la ricerca di cibo, acqua e di un posto sicuro dove dormire. Questa è la storia della durissima vita di un cane sottopeso, ridotto in fin di vita dalla crudeltà con la quale è stato abbandonato. Scopriamo insieme cosa è accaduto.
Da anni l’associazione no-profit Kola Kariola si impegna per la salvaguardia degli animali abbandonati in Romania. Persone dal buon cuore spendono il loro tempo per centinaia di animali abbandonati che ogni giorno lottano per la loro sopravvivenza.
Il problema dell’abbandono degli animali continua ad essere molto presente, dato che non tutti ne comprendono le potenzialità distruttive. Bisogna infatti tenere a mente che abbandonando un cane non si mette in difficoltà solamente l’animale stesso, ma si rischia di modificare il delicato equilibrio degli ecosistemi che li ospitano.
Quella che oggi vogliamo raccontarvi è la storia di un eroico salvataggio avvenuto grazie ai volontari di Kola Kariola. Un giorno un membro dell’associazione si è imbattuto in una situazione dolorosa e commovente.
Sul bordo di una strada, un cane ridotto a pelle ed ossa stava camminando reggendosi a malapena sulle proprie zampe. Il suo aspetto era terribile: sprigionava sofferenza da ogni poro.
La storia del salvataggio e del recupero
Poiché non c’era tempo da perdere, il cane è stato portato al rifugio. Lì, dopo aver ricevuto numerose visite, è stato avviato alle prime cure: prendere peso era il primo passo da compiere. Gli sono stati forniti acqua e cibo di qualità.
La cosa più importante, però, era che ricevesse un po’ di amore. Quello sì che risolleva il corpo, al pari di un ricco pasto o di un caldo posto in cui poter schiacciare un pisolino.
Le cure sono andate avanti e alla fine non ci è voluto troppo tempo affinché il cane riprendesse le forze. Oggi il suo aspetto è totalmente cambiato e finalmente è potuto venire fuori anche il suo carattere da giocherellone.
Come nelle migliori storie, anche in questa c’è un lieto fine: una famiglia ha scelto di adottare il nostro cucciolo. Oggi vive felice con delle persone che non lo abbandonerebbero mai.
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Anna La Riccia
