Nelle terre fredde e piene di neve della steppa Russa la vita è inospitale. Come se non bastasse la guerra che ormai da più di un anno imperversa nei paesi vicino, si capisce che non c’è via d’uscita per chi vive nelle città sia che si parli di uomini o animali.
C’è chi però vive in queste lande inospitali e si è creato un modo per sopravvivere. In fondo nessun militare verrà mai a cercarti qui, è troppo pericoloso. Uomini come Jorge passano notte e giorno nelle loro cantine per evitare di essere visto per poi uscire solo al mattino e cercare del cibo.
Sembrava una mattinata come tante quando l’uomo è uscito di casa e preso il suo fucile si dirige a controllare una trappola che aveva piazzato la notte prima.
Già prima di arrivare l’uomo sente del chiasso provenire dalla trappola. Appena arrivato al luogo prescelto però ci si trova di fronte uno spettacolo molto triste. Un cagnolino stava in mezzo alla neve alta, vicino alla trappola, solo e infreddolito. Era rimasto sicuramente ferito dalla trappola che era scattata. Infatti il piccolo non camminava bene, non sarebbe riuscito a seguire la madre che deve averlo perso di vista.
Jorge non era un animalista lui voleva solo sopravvivere, ma a vedere quel piccolo cucciolo gli si stringeva il cuore. Doveva prenderlo e portarlo da un veterinario anche se questo significava rischiare la propria incolumità. Per fortuna l’uomo conosceva un’amica che abitava non troppo lontano da lì. Un tempo era stata una veterinaria e doveva per forza avere tutto l’occorrente in casa per rimettere in sesto il piccolo. Era così.
Per fortuna però dopo una breve visita ci si è accorti che il piccolo aveva solo una zampa slogata. Basterà solo un po’ di terapia e di passeggiate. Da allora il piccolo sarà al fianco di Jorge alla ricerca di cibo nelle fredde mattine Russe. Sarà un ottimo fiuto e compagno per l’uomo, che si vede affianco un alleato fedele nella sopravvivenza.
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