Un orso è stato tenuto prigioniero per 9 anni in una fattoria: una volta liberato, scopre cosa vuol dire vivere (VIDEO)

Questa è la pazzesca storia di un orso che è stato tenuto prigioniero, sfruttato per il mero guadagno e tenuto in condizioni pessime per anni. La cattiveria dell’uomo a volte non conosce limiti, ed oggi ne avrete la dimostrazione. Proseguite con la lettura per sapere quello che è accaduto!

In un video che ha fatto il giro del web viene raccontata una storia che ha dell’incredibile: quella dell’orso Caesar. Tenetevi forte perché state per conoscere un mondo di cui probabilmente non avevate mai sentito parlare prima.

Il nostro malcapitato orso ha avuto la sfortuna di essere nato in uno dei posti più tristi del mondo: una fattoria della bile. Ma di cosa si tratta esattamente? Una fattoria della bile è un allevamento intensivo di orsi tibetani, detti anche orsi della luna.

In questi terribili posti di cui il sud-est asiatico è pieno, questi animali vengono rinchiusi in gabbie strettissime che consentono l’estrazione della loro bile, ingrediente utilizzato nella medicina tradizionale cinese.

In tali luoghi i cuccioli di orso vengono da subito rinchiusi in gabbia, dove possono restarci anche per 30 anni. Nel video viene mostrato l’ago che viene inserito nel loro addome, tramite il quale la bile viene estratta dalla loro cistifellea. Questa procedura è molto dolorosa e spesso a causa delle terribili condizioni igieniche provoca l’insorgenza di varie malattie, addirittura tumori.

Una piccola vittoria in una realtà ancora problematica

Ad alcuni orsi fortunati, però, viene offerta una seconda opportunità. Caesar è uno di loro. Egli è stato salvato e portato in un luogo sicuro in cui poter passare il resto dei suoi giorni.

Lì, il nostro orso ha finalmente scoperto cosa vuol dire vivere. Nel video potete vedere come si rotoli felice nell’erba e come ami fare il bagno; ed è riuscito anche a farsi degli amici!

Ad oggi gli orsi prigionieri nelle fattorie di bile cinesi sono più di 10000 e le medicine tradizionali sono illegalmente esportate in vari paesi del mondo. Molti studiosi affermano che ad oggi esistano piante che possono sostituire le sostanze estratte dalla bile degli orsi: questi animali meritano di meglio ma la lotta per i loro diritti è ancora lunga.

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