In Cina ogni anno vengono macellati circa 18 milioni di cani, che sono purtroppo un piatto tradizionale della cultura cinese. Si crede addirittura che la loro carne migliori la fertilità maschile e allontani gli spiriti maligni e le malattie.
Wang Ya è un ricco imprenditore siderurgico cinese, che ama moltissimo gli animali. Tre anni fa ha smarrito il suo cane. Lo ha cercato ovunque, senza mai trovarlo, fino a che non ha pensato di andare a vedere anche al macello dei cani.
Non ha trovato nemmeno lì il suo cane, ma ha visto un orrore che mai si sarebbe immaginato. Gli operatori prendevano i poveri animali a bastonate e li trascinavano per terra, li sgozzavano con una cattiveria disumana e non sempre i cani morivano subito. A volte rimanevano vivi, tra atroci dolori, per un bel po’. Dopodiché, si passava alla spellatura, poi li bollivano e facevano a pezzi, pronti per essere venduti.
Yan ovviamente sapeva di questa cosa, ma non ci aveva mai pensato così a fondo prima di vederlo con i propri occhi. Da quel momento si è fatto carico di un’importantissima missione: salvare più cani possibile dal macello. Nel 2012 ha investito tutto il suo patrimonio per acquistare un mattatoio in disuso, trasformandolo in un rifugio per cani randagi chiamato “Changchun animal rescue base”. Grazie a questo rifugio, Yan è riuscito a salvare oltre duemila cani, destinati ad essere macellati e venduti al mercato.
Oggi al rifugio ci sono 215 cani, la maggior parte proveniva da macelli, salvati dai volontari e portati qui. -Ha dichiarato Yan.
Non accetto donazioni in denaro, mi affido al buon cuore delle persone che vogliono donare cibo e rifornimenti per le cure mediche. -Ha dichiarato più volte l’uomo.
L’imprenditore è arrivato addirittura sul punto di indebitarsi per amore degli animali. I costi per mantenere il rifugio, acquistare il cibo ed eventuali cure e medicinali per tutti i suoi cani sono molto alti.
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