Anna La RicciaI cani domestici amano i loro proprietari più di qualsiasi altra cosa al mondo e farebbero di tutto per proteggerli. Alcuni di loro lo dimostrano in maniera ossessiva, cioè avendo atteggiamenti quasi aggressivi verso chiunque provi ad avvicinarsi a lui, altri invece, riescono a distinguere quello che tendenzialmente potrebbe essere un pericolo e quello che non lo è. Un piccolo Yorkshire, apparentemente innocente, rientra nella prima categoria ed un giorno si è scagliato contro il fattorino, il quale lo ha denunciato alla polizia. Anni dopo, le guardie si recano a casa della proprietaria con l’intento di sequestrarlo, ma questa lo difende a spada tratta.
“È solo uno Yorkshire” dice la padrona alla polizia
Un giorno, sette agenti di polizia, si recano a casa di un’anziana signora di 73 anni, per prendere e portare via il suo cane. Il motivo di questa visita risiede in una denuncia, fatta anni fa, da un uomo che lavorava come fattorino e che racconta di essere stato aggredito dall’animale domestico della donna.
Si tratta di Alfie, un cane di piccola taglia, di razza Yorkshire, di 10 anni. La signora spiega agli agenti che si tratta di un episodio successo tanti anni addietro e che il suo cane non ha affatto attaccato l’uomo, ma è stato quest’ultimo che, non appena ha visto il cane, si è messo ad urlare come un pazzo, dicendo “mi sta uccidendo”. Durante la fuga, è caduto nel giardino del vicino e si è causato un graffio a livello del bacino.
Per convincere gli agenti dell’impossibilità dell’accaduto, esordisce con:
Il mio cane non è un Rottweiler, è un piccolo Yorkshire. Vivo da sola e lui mi protegge sempre
Così la polizia, un po’ incredula su come fossero davvero andati i fatti, decide di andarsene e lasciar perdere la questione.
LEGGI ANCHE: La storia di un Pitbull e un Yorkshire che rifiutano di separarsi
